top of page

Argine fiume Dese - Favaro Veneto

Questo semplice itinerario segue lo scorrere lento del fiume Dese, che si fa largo fra la campagna dell'entroterra veneziano prima di gettarsi in laguna. Il paesaggio è quello classico dell'ambiente campestre, costituito da coltivi, casoni rurali e boschetti dove l'avifauna trova rifugio e cibo. Di particolare interesse è l'ex forte Cosenz costruito nel 1912 a difesa del territorio veneziano ormai lasciato in completo abbandono.

L'ITINERARIO

Indicazioni stradali: da Via Martiri della Libertà imboccare Via Pasqualigo in direzione di Marcon, alla rotonda proseguire diritto (II uscita) e prendere Via Ca' Solaro, dopo il sottopasso alla rotonda prendere la prima uscita, proseguire per circa 900 m prima del ponte parcheggiare l'auto. L'itinerario inizia sull'argine destro del fiume Dese.

Lunghezza: circa 2 km complessivi (scarica la cartina)

Tempi di percorrenza: 45 minuti

Difficoltà tecniche: nessuna, prestare attenzione all'attraversameto della linea ferroviaria

Periodo consigliato: primavera, autunno, inverno (possibile presenza di cacciatori) si sconsiglia la piena estate per via delle zanzare

Interessi prevalenti: paesaggistico/naturalistico/storico

Buona parte dell'itinerario si svolge sull'argine destro del fiume Dese, tutto attorno a noi, la campagna.

L'argine è molto frequentato da pescatori e da chi passeggia con il cane, quindi per chi non vuole essere disturbato, si consiglia di svolgere il percorso nelle prime ore del mattino, orario questo che favorisce l'osservazione degli uccelli perchè intenti a procurarsi il cibo dopo le ore di riposo notturne.

Seguendo il fiume, si arriva in prossimità della linea ferroviaria che siamo obbligati ad attraversare facendo attenzione, superata si entra in una delle aree del Bosco di Mestre in specifico quella dell'area Querini (per approfondimenti clicca qui).

Qui si incontra l'ex forte Cosenz che insieme a forte Carpenedo, forte Marghera, forte Gazzera, forte Bazzera costituiva la rete fortificata in difesa della terraferma veneziana.

Ad un certo punto si scende dall'argine per entrare in un piccola area boschiva, superata, ci si dirige in direzione opposta da dove si è venuti attraversando gli incolti passando in prossimità del forte per poi risalire sull'argine e rifare il percorso a ritroso.

OSSERVAZIONI (selezione)

L'avifauna presente è quella tipica campestre; è facile osservare la Gazza, la Cornacchia grigia, la Ghiandaia e il Colombaccio. Fra la vegetazione delle sponde del Dese la Garzetta e l'Airone cenerino attendono il passaggio di qualche pesce. Lungo l'argine un folto gruppo di Aironi guardabuoi tinge di bianco l'orizzonte. Tra i canneti che crescono lungo i canali di irrigazione si sente il tipico richiamo del Beccamoschino, mentre una dozzina di Cardellini si sposta tra un cespuglio e un'altro. Il Picchio verde lo si vede volare con la sua particolare andatua a ondulata, mentre è in cerca di cibo. Fra gli alberi la Cinciallegra, la Cinciarella ed il Codibugnolo non si danno un attimo di tregua indaffarati come sono a cercare di che nutrirsi. Un Cuculo in lontananza si fa sentire con il suo tipico richiamo; mentre il Martin pescatore sfreccia a pelo d'acqua. Timide Gallinelle d'acqua nuotano vicino le sponde pronte a nascondersi al minimo rumore sospetto. Sospeso in volo il Gheppio esegue la classica manovra detta Spirito Santo che consiste nello stare fermo in aria sbattendo velocemente le ali per individuare la preda. La Poiana vola lenta scurtando il suolo.

Alcune foto delle specie incontrare durante l'escursione

Foto: © 2016 Lorenzo Celeghin

Schede informative uccelli a cura di www.ornitologiaveneziana.eu


bottom of page