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Laguna del Mort - Eraclea Mare

L'itinerario si sviluppa attorno ad una piccola laguna marina nata dopo che, circa 70 anni fa, il Piave ruppe gli argini e modificò il tratto finale del suo corso. Rimase quindi uno specchio d’acqua, delimitato da limo e sabbia, in cui si è creato un ambiente importante per la fauna e la flora, una zona ideale per l'osservazione degli uccelli, infatti i vari ambienti chi si incontrano, (coltivi, pineta, barene, canneti...) offrono una grande varietà di specie.

L'ITINERARIO

Indicazioni stradali: superato il ponte di Eraclea, seguire le indicazioni per il mare stando sulla SP Eraclea Mare percorsi circa 5,5 km, dopo il cavalcavia, alla rotonda proseguire diritto fino al parcheggio (gratuito di inverno). Si percorre a piedi il breve tratto di stada asfaltata, in prossimità della darsena ha inizio l'itinerario.

Lunghezza: circa 5,3 km complessivi (scarica la cartina)

Tempi di percorrenza: 2,30 ore

Difficoltà tecniche: nessuna, è possibile che la prima parte di sentiero sia sommerso, in alternativa seguire il sentiero parallelo che si inoltra nella pineta.

Periodo consigliato: tardo autunno, inverno, inizio primavera, si sconsiglia l'estate per l'alto tasso di turismo balneare

Interessi prevalenti: paesaggistico/naturalistico

Il percorso ha inizio nei pressi della darsena, e va in direzione della foce del fiume Piave. L'ambiente è molto selvaggio, e può essere che questo primo tartto di itinerario sia sommerso dall'acqua, se così fosse ci si può immergere del verde della pineta e seguire il sentiero parallelo; da qui si ha una posizione più elevata rispetto la laguna, e grazie alla vegetazione che aiuta a nascondersi, l'osservazione dell'avifauna risulta molto facile. Ad un certo punto, seguendo il sentiero nella pineta, si arriva ad un vecchio casone rurale abbandonato, superatolo si prende il sentiero di sinistra e ci si dirige nuovamente verso la riva della laguna. Percorsi circa 400 m sempre in direzione del Piave, vi è un punto d'osservazione schermato, (un pò malandato), dal quale abbiamo una bella panoramica della laguna. Ritornando sui nostri passi, il paesaggio cambia, alla nostra destra la campagna, alla sinistra si possono vedere delle vecchie vasche usate per l'allevamento ittico. Si prosegue, e dopo circa 700 m il sentiero scende e ci si immerge in un grande canneto per poi arrivare sulla spiaggia della foce del Piave. Seguendo il corso del fiume il percorso attraversa l'ambiente delle dune, e della spiaggia. Qui si può proseguire fino alla bocca della laguna, oppure tornare indietro, percorrendo il tartto che costeggia la parte sud della laguna per poi riprendere il sentiero.


OSSERVAZIONI (selezione)

I bassi fondali della laguna (non più di 2 m) offrono cibo e riparo per molte varietà di uccelli. Dove l'acqua è più alta è possibile osservare il Gabbiano comune ed il Gabbiano reale, il Cormorano, lo Svasso maggiore, il Tuffetto ed il maestoso Cigno reale. Mentre ai margini della laguna la Garzetta e l'Airone cenerino. Gli scheletri degli alberi morti sono ottimi punti di pesca per il Martin pescatore; la pineta è l'habitat idela della Ghiandaia, e fra gli arbusti più bassi lo Scricciolo ed il Regolo, indaffarati, sono in costante ricerca di cibo. La Cesena se ne sta furtiva tra i rami di Sorbo, ghiotta delle sue bacche rosse. La Cinciarella vola tra un arbusto e l'altro, mentre la Poiana sorvola i coltivi dove la Gazza trova di che sfamarsi. Un folto numero di Fringuelli volano in sincronia, mentre la Peppola fa sentire il suo richiamo.



Alcune foto delle specie incontrare durante l'escursione

Foto: © 2015 Lorenzo Celeghin

Schede informative uccelli a cura di www.ornitologiaveneziana.eu


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