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Palude di Cona / Foci del Dese - Tessera

L'ambiente è quello tipico della gronda lagunare, dove caratteristici elementi geografici segnano fisicamente il margine della Laguna, separandola di fatto dall'entroterra bonificato e urbanizzato. La palude di Cona si estende davanti a noi, qui è possibile vedere una un'importante varietà di avifauna acquatica.

L'ITINERARIO

Indicazioni stradali: da Tessera si percorre la SS14 fino a raggiungere l'incrocio con direzione Altino, svoltare a destra e imboccare Via Triestina; una volta percorsa tutta c'è la possibilità di parcheggiare l'auto.

Lunghezza: circa 4,5 km complessivi (scarica la cartina)

Tempi di percorrenza: 2 ore

Difficoltà tecniche: possibile presenza di sterpi, cespugli ed erba alta su tratti dell'argine

Periodo consigliato: primavera, autunno, in inverno possibile presenza di cacciatori, si sconsiglia l'estate per via delle zanzare

Interessi prevalenti: paesaggistico/naturalistico

Dalla posizione di partenza si possono cogliere situazioni di paesaggio di grande interesse naturalistico e geografico. Verso sud oltre la fascia di canneto, si estende la sacca lagunare della Palude di Cona.

La profondità delle sue acque non supera i 50-80 centimetri ed i bassi fondali nel corso delle maree risultano largamente emersi.

In direzione sud-ovest si trova la foce del fiume Dese dove si estende il grande canneto salmastro della Palude Pagliaga, una delle maggiori formazioni di questo tipo presenti nell'intera Laguna di Venezia.

Procedendo verso sud, lungo l'argine, i bassi fondali ospitano residue isole di canneto; ma è sulle superfeci acquatiche libere che si affollanogli uccelli di palude in cerca di cibo. Nel corso delle stagioni intermedie, quando i movimenti migratori conducono alla Laguna centinaia di specie diverse, nelle prime ore del mattino o all'imbrunire, l'intera Palude di Cona brulica di vita. Migliaia di uccelli cercano infatti nutrimento sui fertili fondali di melma.

Il Dese giunge alla Laguna attraverso un percorso sinuoso; alla stessa foce converge il canale Osellino. Con il proprio apporto di acque dolci il Dese contribuisce alla conservazione di questa parte di Laguna.


LE OSSERVAZIONI (selezione)

Nella vastità della Palude di Cona, si incontarno soprattutto limicoli, per citarne alcuni, la Pettegola, la Pantana, la Pittima, il Chiurlo maggiore e piccolo, il Piro Piro boschereccio, il Cavaliere d'Italia e l'Avocetta. Sono presenti anche ardeidi, l'Airone bianco maggiore, l'Airone cenerino e la Garzetta.

Vi è anche una presenza molto importante di anatidi tra cui; il Germano reale, l'Alzavola, la Marzaiola, la Volpoca, il Fischione, il Codone, e il Mestolone. Il Cigno reale lo si incontara con regolarità, vi è anche la presenza in numero ridotto (2/3 esemplari) di Cigno nero.

Nei punti di maggiore profondità si puo osservare lo Svasso maggiore immargersi in cerca di cibo, nel periodo invernale è presente anche lo Svasso piccolo.

Da qualche anno ormai il Fenicottero è stabile in questa parte di laguna anche in inverno.

Un'altra specie che fino a qualche anno fa era considerata rara è l'Ibis sacro; oggi lo si può osservare che cerca il cibo tra i canneti della Palude Pagliaga. Il Gabbiano comune, Gabbiano reale e la Sterna comune trovano qui il loro habitat ideale.

Se i bassi fondali della Palude di Cona brulicano di vita, l'area di vegetazione boschiva e campestre dell'argine, non è da meno, qui infatti si possono osservare molte specie di passeriformi tra cui; la Capinera, il Canapino comune, la Cinciallegra, il Codibugnolo, il Beccamoschino e lo Scricciolo solo per citarne alcuni. Il Picchio verde, il Picchio rosso maggiore, la Ghiandaia e la Gazza possono essere osservati mentre cercano cibo fra la fronde degli alberi che si incintrano lungo il percorso.

La palude è luogo di caccia anche per i rapaci; il Falco di palude, ed il Gheppio.

Alcune foto delle specie incontrare durante l'escursione

Foto: © 2016 Lorenzo Celeghin

Schede informative uccelli a cura di www.ornitologiaveneziana.eu


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