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Cave di Marocco - Marocco di Mogliano

L'area è costituita da zone umide a bassi ed alti fondali, da fitti canneti oltre che ad aree boschive. La vegetazione è molto fitta anche per via dello scarso stato di conservazione da parte delle proprietà. Questo però ha fatto si che molte specie animali vi trovino rifugio, anche per la scarsa presenza umana che si concentra, per pescare, lungo il grande laghetto ad est dell'area. La macchia boschiva si estende lungo la parte nord del percorso ed è attraversata da un canale di scolo che si butta nel Dese, l'intera area è circondata dalla campagna.

L'ITINERARIO

Indicazioni stradali: dalla SS 13 (Terraglio) in direzione Treviso dopo il secondo semaforo superato il Dese, sulla sinistra c'è un piazzale dove si può lasciare l'auto. Attraversare la strada e imboccare Via Madonna Nicopeja da qui inizia l'itinerario oppure, al secondo semaforo svoltare subito a destra per Via Marocchesa proseguire per 350 m, l'itinerario si può iniziare anche da qui.

Lunghezza: circa 2 km complessivi (scarica la cartina)

Tempi di percorrenza: 45 minuti

Difficoltà tecniche: nessuna, possibile presenza di erba alta e vegetazione, soprattutto nei periodi estivi in prossimità degli stagni, impediscono il passaggio per quanto riguardano i tratti fuori sentiero.

Periodo consigliato: tutte le stagioni

Interessi prevalenti: paesaggistico/naturalistico/rurale

Iniziando l'itinerario da Via Madonna Nicopeja, ci si accorge subito che la natura ha preso il sopravvento sull'intera area, le zone umide sono quasi completamente coperte da vegetazione fornendo riparo sia all'avifauna sia ai piccola mammiferi.

Percorsi i primi 350 m davanti a noi si estende il primo stagno, dove è possibile vedere molte specie di uccelli acquartici. L'itinerario prosegue sulle sponde dello stagno e ci immette in un largo ed alberato stradone rurale, alla nostra sinistra possiamo vedere un grande laghetto frequentato spesso da pescatori; proseguendo per il sentiero si arriva vicino all'area dove una volta si trovava il parco dei diverimenti di Veneland, qui ci si può inoltare (non sempre è possibile a causa della fitta vegetazione soprattutto d'estate), seguendo i canali di irrigazione per raggiungere le altre due zone umide.

OSSERVAZIONI (selezione)

Essendo in presenza di zone umide a vari livelli di profondità l'avifauna è molto varia. Negli stagni più profondi è possibile osservare in gran quantità la Folaga, la Gallinella d'acqua, il Tuffetto e fra la vegetazione più fitta sulle rive, il Porciglione. La Nitticora, l'Airone bianco maggiore, la Garzetta e l'Airone cenerino sono gli ardeidi presenti tutto l'anno. Il Germano reale e la Marzaiola nuotato in cerca di cibo. Un'osservazione interessante è quella del Piro Piro piccolo, del Martin pescatore e del Cigno reale.

Fra gli alberi nelle zone boschive si possono osservare la Cinciallegra, la Cinciarella, il Codibugnolo, il Pettirosso, il Rigogolo con la sua livrea gialla e nera, e il piccolo Luì verde,il Pigliamosche, la Ghiandaia ed il Picchio verde. Tra i coltivi è possibile vedere l'Averla piccola, il Fagiano comune ed il Colombaccio.



Alcune foto delle specie incontrare durante l'escursione

Foto: © 2016 Lorenzo Celeghin

Schede informative uccelli a cura di www.ornitologiaveneziana.eu


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